Return to BI.

20/06/2025
Viaggio, Apprendimento e ritorno: storie dagli archivi di impresa

Il 27 giugno alle ore 18 inaugurerà, presso Palazzo Ferrero a Biella, l\'evento Return to BI: Viaggio, Apprendimento e ritorno.

La mostra sarà visitabile fino al 28 settembre 2025.

Il progetto nasce da un’idea di Marinella Bianco e Raffaella Simonetti per raccontare le esperienze internazionali compiute, fin dal XIX secolo, da imprenditori capaci di supe-rare crisi profonde, come quelle viste nel Novecento per il made in Italy. Le capacità, le visioni future, l’inno-vazione continua hanno trasformato queste aziende in realtà molto solide e di rilievo internazionale.

L’obiettivo è mostrare come quei viaggi siano stati una grande fonte di apprendimento, di cambiamenti a volte rivoluzionari, portando ad aperture mentali non comuni. Questa è la chiave che si vuole offrire alle nuove generazioni per interpretare il futuro del lavoro, del territorio, delle loro possibilità. I viaggi devono essere di ritorno, il mito del vivere all’estero deve essere sfatato, il proprio paese può e deve offrire opportu-nità ai giovani.

Il messaggio da trasmettere è Se lo puoi immaginare esiste e i viaggi devono alimentare l’immaginazione.

La mostra intende, infatti, costruire un ponte tra passato e futuro attraverso il coinvolgimento di giovani nar-rando conoscenze e competenze acquisite all’estero; rafforzare il dialogo tra aziende, istituzioni culturali e sistema formativo; riflettere, in sinergia con TAM Academy, su modelli di sviluppo sostenibile legati a filiere corte e consapevoli.

Il percorso espositivo propone documentazione di grande valore storico composta da fotografie, oggetti, abiti e tessuti: tutte testimonianze dei viaggi compiuti a partire dall’Ottocento da esponenti di tre grandi famiglie di imprenditori biellesi e conservate nei loro archivi storici.

La famiglia Piacenza: le esperienze di Giovanni, Felice e Guido documentano come il confronto con l’estero abbia influenzato materiali, stile e visione aziendale. Giovanni Piacenza (1811) rilancia il lanificio di famiglia grazie a viaggi in Francia e Inghilterra; viene eletto sindaco di Pollone e fonda il Parco Burcina, oltre a pro-muovere la ferrovia Santhià-Biella. Felice Piacenza (1843) visita il Belgio per studiare innovazioni tessili, rea-lizza un impianto idroelettrico progettato da Galileo Ferraris, fonda la Lega Industriale Biellese e la scuola-lanificio \"Felice Piacenza\". Guido Piacenza (1881) appassionato di volo, vola con l’areostato nel 1909 fino a 9.000 metri di altezza, promuove il primo campo d’aviazione biellese e viaggia in Africa documentando il Congo belga con centinaia di fotografie e sequenze filmate.

La famiglia Buratti: Federico e suo padre, appassionati di viaggi e fotografia, hanno creato la collezione foto-grafica che testimonia i loro numerosissimi viaggi nel mondo grazie a cui hanno raccolto oggetti e manufatti specie in Estremo Oriente e in Africa. Documentano quanto il dialogo tra tecniche e culture lontane abbia

arricchito il loro lavoro di imprenditori tessili.

La famiglia Maggia: mostra la collezione “Società Geografica” del maglificio, proprio nata in seguito a un viag-gio di Umberto in Alaska. I capi, progettati per un uso outdoor tecnico, anticipano tendenze attuali e raccon-tano il valore della ricerca su tessuti e materiali. Ogni capo, conservato nell’archivio Maggia, è accompagnato da un’\"etichetta parlante\" che ne racconta origini e utilizzo. L’esposizione include pantaloni, giacche, felpe e accessori originali scelti tra i 5.280 capi dell’archivio